Forse non sai chi era Daniel Patrick Moynihan, ma potresti aver sentito una delle sue frasi più famose: "Ognuno ha diritto alla propria opinione, ma non ai suoi fatti". (Era un senatore, a proposito, e un grosso problema dagli anni '60 fino alla sua morte nel 2003).
La nozione può sembrare bizzarra, per dirla alla leggera, in questi giorni. Non solo i consumatori hanno diritto alle loro opinioni, ma hanno anche diritto a tutti i loro servizi di informazione. Come conferma una nuova ricerca appena rilasciata dall'Università dell'Indiana, anche i fatti concreti e le scienze peer-reviewed sono in discussione se non sembrano "giusti" per molti. "Un crescente numero di prove suggerisce che anche quando le persone sono consapevoli dei risultati della ricerca supportati da una vasta maggioranza di studi, spesso scelgono di non crederli", scrivono gli autori dello studio.
Questo studio non si concentra sulla politica, tuttavia; si concentra sul business. Il team di IU ha scoperto che i manager sono meno propensi a cercare la ricerca accademica o le migliori pratiche provate per il posto di lavoro, e invece di costruire il loro stile di leadership da un miscuglio di fonti non testate. (Sii onesto: ti sei seduto di recente con un documento accademico?) Per i ricercatori, ciò impone agli accademici di essere più democratici nel modo in cui ottengono la parola sul loro lavoro. Dipendenti e supervisori, tuttavia, dispongono ancora di molte risorse comprovate.
Considera di passare del tempo con TED Talks, MOOC e podcast controllati per saperne di più su ciò che sappiamo e su cosa non facciamo - beh, tutto. Assicurati di essere aggiornato con la tua competenza sui media, in modo da poter valutare attentamente le fonti. Il mondo è pieno di opinioni, ma i fatti possono rendere la tua vita molto migliore.