Sommario:
Per coloro che stanno lottando con il debito sostanziale della carta di credito, i recenti cambiamenti nella legislazione sul credito potrebbero portare sollievo. In particolare, la legislazione sulle carte di credito, entrata in vigore nel corso del 2009 e del 2010, offre ai titolari della carta più diritti in quanto interagiscono con la società emittente della carta di credito e pone restrizioni significative alle società emittenti di carte di credito. Sfortunatamente, non esiste un programma governativo per eliminare del tutto il debito delle carte di credito, ma la nuova legislazione consente ai titolari di carte in difficoltà di adottare alcune opzioni di riduzione del debito.
Avviso per i consumatori aumentato
In passato, le società di carte di credito si erano riservate il diritto di apportare modifiche al contratto di un titolare della carta senza sufficiente preavviso al titolare della carta. Secondo la nuova legge entrata in vigore nell'agosto del 2009, tuttavia, le società di carte di credito sono ora tenute a dare ai consumatori almeno 45 giorni di preavviso prima di apportare modifiche al contratto di carta di credito. Inoltre, i consumatori hanno la possibilità di rifiutare di accettare la modifica del contratto. Se un consumatore sceglie di rifiutare l'aggiustamento contrattuale, lui o lei ha fino a cinque anni per pagare la carta di credito al tasso indicato nel contratto originale. Gli esperti avvertono che questo potrebbe significare che il titolare della carta dovrà effettuare pagamenti mensili più elevati al fine di saldare la carta in cinque anni, ma il vantaggio è che il titolare della carta avrà almeno una scelta nel caso in cui l'azienda della carta di credito decida di modificare il contratto.
Fatture inviate in precedenza
Oltre alla maggiore comunicazione da parte dei consumatori, la nuova legge prevede che le società emittenti di carte di credito emettano per posta tre settimane prima che il pagamento sia dovuto.Ciò fornirà ai titolari della carta tempo sufficiente per rivedere la dichiarazione, e idealmente darà ai titolari della carta almeno un periodo di stipendio con cui acquisire i soldi che potrebbero essere necessari per effettuare il pagamento. Le leggi precedenti richiedevano solo che le fatture venissero inviate due settimane prima della scadenza. Inoltre, la settimana in più aiuterà a prevenire i ritardi di pagamento nel caso in cui i titolari delle carte abbiano difficoltà a trovare il denaro per effettuare il pagamento.
Restrizioni sui tassi di interesse
A partire dal febbraio 2010, le società di carte di credito non possono più aumentare il tasso di interesse sul saldo di una carta di credito a meno che il titolare non abbia effettuato 60 giorni completi senza effettuare un pagamento unico. Ciò significa in ultima analisi che i titolari di carta che continuano a effettuare pagamenti puntuali e puntuali non dovranno preoccuparsi del fatto che il loro eccezionale saldo della carta di credito vedrà un aumento del tasso di interesse mentre stanno tentando di ripagarlo. Per i titolari di carte con un saldo sostanziale esistente, ciò rappresenta un significativo sollievo; in passato, le società di carte di credito hanno riservato l'opzione di aumentare il tasso di interesse su un saldo esistente, il che significa che il pagamento mensile di un titolare di carta potrebbe aumentare considerevolmente.